Alejandra Kamiya

Anche gli alberi caduti sono il bosco

Traduzione di Serena Bianchi

Un’amicizia segreta e immortale, l’onore di una missione impossibile in tempo di guerra, una storia di abusi familiari, la maternità. E prima e al di sopra di questi e altri temi, il disagio di essere sempre «una giapponese in Argentina e un’argentina in Giappone con la minuscola per me e la maiuscola per il Paese». Anche gli alberi caduti sono il bosco è il frutto di un lavoro lento e minuzioso. Tutto ciò che finisce sulla pagina di Alejandra Kamiya ha un peso, anche i silenzi. Sotto una scrittura densa ma lievissima si agitano gli stati d’animo turbolenti di personaggi che quasi sempre hanno la loro epifania nel quotidiano. Grazie ai dettagli, Alejandra Kamiya condensa in poche pagine esistenze intere. Di donne per lo più, osservate da più angolazioni, in diverse età della vita e in contesti sociali molto distanti. Storie che lasciano più domande e scavano in profondità, oltre la fine del racconto e del libro.
Libro€ 14,00142 pagine
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Alejandra Kamiya

Alejandra Kamiya è nata nel 1966 a Buenos Aires da padre giapponese e madre argentina.
Maturata nel laboratorio del titano della letteratura argentina Abelardo Castillo, a cui l’autrice riconosce un’influenza «brutale e importantissima», la sua scrittura si rivela nei contrasti e nelle sovrapposizioni tra Oriente e Occidente.

La narrazione di Alejandra Kamiya è un ponte tra due luoghi, il suo stile una raffinata sintesi tra economia delle parole e capacità di cogliere nella vita quotidiana quell’istante irripetibile che merita di essere narrato.

Nel tempo i racconti di Alejandra Kamiya hanno ricevuto numerosi premi, tra i quali il Concurso de cuentos della Feria del libro di Buenos Aires nel 2009 e il Concurso de cuentos Max Aub nel 2011.

Anche gli alberi caduti sono il bosco è la prima opera dell’autrice pubblicata in Italia.

Rassegna Stampa